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Una 60° le aziende agricole presenti nel territorio di cui la maggior parte impegnate nella produzione degli ortaggi.

Pubblicato il 30 ottobre 2025 • Ambiente , Commercio , Comune

Il settore castiglionese dell’orto-florovivaismo si conquista la ribalta nazionale e all’indomani della messa in onda del servizio interviene il sindaco Mario Agnelli che dichiara “fermo restando il secolare connubio che lega la Valdichiana all’agricoltura, questo tradizionale settore rappresenta ormai un punto fermo nella produzione all’ingrosso di piante, ortaggi, fiori e sementi. Una 60°  le aziende presenti nel nostro territorio, cuore pulsante della nostra agricoltura. Il prossimo obiettivo di medio-lungo termine potrebbe essere quello dello sviluppo e della crescita della produzione delle aziende volto ad elevare la nostra capacità di offerta commerciale anche al dettaglio così come avviene in altri centri specializzati della Toscana e dell’Italia per far crescere tutto l’indotto”. 

 

Dal 1500 ad oggi la Valdichiana è via via cambiata grazie anche alle importanti opere di bonifica volute prima dai Medici e poi dal Granduca Leopoldo di Toscana trasformandola, così, in una fertile pianura che ha “dato da mangiare” ad intere generazioni.  Oggi l’agricoltura tradizionale si è rinnovata specializzandosi, tra gli altri settori, in quello dell’orto-florovivaismo. 

 

E i numeri parlano da soli. 

 

A Castiglion Fiorentino si contano una 60° di aziende di cui una 10° specializzate nella produzione dei fiori mentre il restante in quello degli ortaggi. L’estensione del terreno utilizzato per serre e vivai è poco meno di 200 ettari, 180 per la precisione, mentre sono alcune centinaia le persone impegnate alla produzione annuale di 3 milioni di piante che vengono spedite in tutta Europa e buona parte dell’Asia per un volume d’affari di 15 milioni di euro. 

 

Il settore dell’orto-florovivaistico è, quindi, per Castiglion Fiorentino un comparto agricolo strategico, che rappresenta numeri importanti per l’economia locale. Ora l’attenzione è tutta rivolta al futuro dove già si profilano importanti e radicali innovazioni nella produzione con l’introduzione di valide tecnologie al fine di ridurre l’utilizzo di prodotti agrochimici e al contempo di recuperare più acqua possibile oltre che di ottimizzare l’energia elettrica necessaria alla produzione delle piante.